A distanza di tre anni dalla raccolta “Qui si incrociano certe storie. I tempi” che racchiudeva i componimenti premiati e menzionati delle prime tre edizioni del Concorso Letterario Nazionale “Incrociamo le penne”, L’Occhio di Horus APS presenta questa nuova raccolta antologica che racchiude i componimenti premiati e meritevoli delle tre edizioni più recenti, contese letterarie che si sono svolte mentre una serie di eventi avversi ha creato uno stato di emergenza mondiale che ancora perdura e le cui priorità cambiano di continuo.

Agli autori dei racconti e delle poesie è stato chiesto di sviluppare, per ognuna delle tre ultime edizioni del Concorso, un tema diverso ma sempre legato a luoghi delle città del nostro tempo, prima un luogo di transito (“Appuntamento alla stazione”, 2019), poi un luogo per una breve sosta (“Seduto in quel caffè”, 2020) e infine un luogo per una più lunga permanenza (“Quel piccolo albergo che affaccia sul corso”, 2021): contesti urbani che  rappresentano crocevia esistenziali dove voci, storie ed esperienze si intrecciano, si confondono e si fondono in un unico continuum.

Nella prefazione Cinzia Tani, presidente della giuria del Concorso,  sottolinea che questa raccolta è un tuffo nella memoria e nell’immaginario di ciascuno di noi: tre luoghi emblematici in cui quasi tutti abbiamo sostato, pianto, riso, sperato. Storie complesse che si dipanano nei luoghi che più frequentiamo.
«Appuntamento alla stazione», un punto di osservazione magico, per guardare la gente che va… non importa dove, ma quei passi verso un binario parlano di libertà, indipendenza, sogno.
«Seduto in quel caffè», un invito a fare una pausa, a riflettere, riposare, o semplicemente a non sentirsi soli, che qui diventa un palcoscenico per una moltitudine di storie da scrivere, un riparo, il luogo del ritrovarsi dopo tanti anni…
«Quel piccolo albergo che affaccia sul corso», da dove assistere ai riti che si svolgono in ogni paese o cittadina: «Mi metto qua, seduta a terra con un cuscino, davanti al grandissimo specchio trasparente che è questa finestra e viaggio», come scrive un’autrice.

La città è una realtà plurale, spesso indefinibile, i racconti e le poesie di questa silloge riescono ad insinuarsi nelle sue trame e a raccontarla trasversalmente, dotandola di orizzonti di senso originali e appassionanti, che ci dischiudono, attraverso storie, dimensioni sfumate e tempi di altre età, un mondo ricco di emozioni, associazioni e memorie, a volte declinate sul filo della nostalgia e dei ricordi. Un balsamo per gestire i sentimenti di dolore e di disorientamento per ciò che si sta vivendo, uno stimolo alla riflessione e alla conoscenza, un invito, profondamente umano, ad andare avanti, sempre e comunque.


Autori Vari, Qui si incrociano certe storie. Luoghi della città, L’Occhio di Horus APS, 2022,
ISBN 978-88-32202-28-1

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